Nel nostro lavoro quotidiano in Hazel New Energy abbiamo constatato come ogni tetto – dai capannoni industriali agli edifici commerciali – possa diventare una preziosa fonte di energia rinnovabile grazie al fotovoltaico. In un’epoca in cui la domanda di energia pulita cresce esponenzialmente, sfruttare le superfici già esistenti rappresenta una soluzione innovativa e sostenibile: non è necessario utilizzare nuovi terreni, ma basta trasformare ciò che già abbiamo in un asset energetico.
Il tradizionale approccio agli impianti solari, che si concentra su terreni agricoli o aree non urbanizzate, comporta spesso impatti ambientali e lunghi iter autorizzativi, oltre a produrre energia lontana dai punti di consumo. Al contrario, l’installazione di pannelli solari sui tetti consente di ridurre le perdite nella trasmissione, ottimizzare i costi operativi e garantire una produzione vicina direttamente all’edificio, rendendo il fotovoltaico una scelta vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale.
L’introduzione del DL 199/2021, in recepimento della direttiva europea RED II, ha rivoluzionato il settore energetico agevolando la creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Queste strutture consentono di condividere l’energia fotovoltaica tra più punti di consumo situati all’interno della stessa cabina primaria, superando il tradizionale modello di autoconsumo individuale.
Grazie alle CER, gli impianti fotovoltaici su tetto possono fornire energia a più utenti tramite la rete di distribuzione, senza necessità di connessioni dirette. Il sistema di bilanciamento orario, gestito dal distributore, assicura un’integrazione efficiente, supportata da incentivi fino a 100€/MWh per l’energia autoconsumata virtualmente all’interno della comunità.
Le CER funzionano come aggregatori di impianti fotovoltaici su tetto, eliminando i limiti fisici di un singolo edificio. Soluzioni fino ad 1 MW, installate su strutture industriali e commerciali, possono generare un ecosistema energetico distribuito, con benefici in termini di riduzione dei costi di trasporto, prevenzione delle congestioni di rete e maggiore efficienza nell’autoconsumo collettivo.
Grazie agli sviluppi tecnologici, oggi è possibile realizzare impianti personalizzati che integrano sistemi di accumulo e reti intelligenti per monitorare e gestire in tempo reale la produzione e il consumo energetico. Questa flessibilità permette di adattare ogni progetto alle specifiche esigenze strutturali dell’edificio, massimizzando l’efficienza e contribuendo al rispetto degli standard ESG. Investire nel fotovoltaico sui tetti significa abbracciare un modello energetico decentralizzato, che valorizza ogni superficie esistente e promuove una transizione energetica responsabile.
Hazel New Energy lavora per sviluppare progetti su misura che trasformano superfici inutilizzate in fonti di energia pulita, contribuendo a ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale.
Uno dei principali ostacoli alla diffusione del fotovoltaico su tetto è la difficoltà di replicare le economie di scala tipiche dei grandi impianti a terra. Tuttavia, modelli operativi ottimizzati in cluster geografici o unmonitoraggio centralizzato evoluto consentono di ottimizzare la gestione di impianti tra 200 kW e 1 MW, rendendoli competitivi in termini di LCOE (Levelized Cost of Energy).
Grazie a queste soluzioni, il fotovoltaico distribuito diventa un modello scalabile e redditizio, superando le inefficienze dei piccoli impianti isolati. L’adozione di una gestione intelligente e decentralizzata garantisce massima affidabilità, sostenibilità e ritorno sugli investimenti.
Adottare questa strategia significa non solo innovare, ma anche dimostrare un impegno concreto verso un futuro sostenibile e resiliente. Se la tua azienda è pronta a fare il prossimo passo nella transizione energetica, considera il potenziale nascosto dei tetti e scopri come il fotovoltaico possa fare la differenza.
Articolo scritto da Alberto Cernuto – Ingegnere e Project Manager in Hazel New Energy